BROTHERHOOD + IL CARSO di Francesco Montagner

13 Novembre 2021, h 15:00 - Cinemazero - Sala Grande

Pardo d’oro Locarno International Film Festival 2021

Jabir, Usama e Useir sono tre giovani fratelli bosniaci, nati in una famiglia di pastori e cresciuti all’ombra del padre Ibrahim, un severo predicatore islamico radicale. Quando Ibrahim viene condannato a due anni di carcere per terrorismo, i tre fratelli vengono
improvvisamente lasciati soli. La temporanea sospensione degli ordini e dei comandamenti del padre cambia drasticamente la loro vita. I fratelli esplorano la loro libertà appena acquisita nel difficile viaggio per diventare uomini. Crescere non è mai stato più intimo ed estenuante: mentre lottano, combattono e si affrontano, vediamo le loro identità distinte che si sviluppano davanti ai nostri occhi. Brotherhood è un’esplora zione intima della transizione dalla giovinezza alla virilità, la ricerca dell’identità, la ricerca dell’amore e di se stessi.

Intervengono
Francesco Montagner – Autore, produttore, regista. Animata resistenza (2014) è il suo primo documentario lungometraggio, presentato alla 71a Mostra Internazionale d’arte Cinematografica di Venezia, Premio Venezia Classici per il miglior documentario sul cinema. Al Festival di Berlino 2018 è tra i cinque talenti selezionati per rappresentare l’Italia nel meeting annuale Berlinale Talents. Dal 2016 ha lavorato sul suo secondo lungometraggio documentario Brotherhood, già Premio di sviluppo CSC SIAE 2019 per la sceneggiatura.

Alberto Fasulo – Co-fondatore di Nefertiti Film, è regista e produttore. Nei suoi vent’anni di esperienza ha approfondito tecniche e generi differenti, uscendo dai percorsi tradizionali e mettendo al centro della sua ricerca artistica e narrativa l’essere umano. I suoi film hanno partecipato ai principali festival internazionali e sono stati distribuiti in Italia e all’estero. Realizza il suo primo documentario, Rumore Bianco nel 2008 partecipando in Concorso Internazionale al Festival dei Popoli. Nel 2013, il lungometraggio Tir viene premiato con il Marc’Aurelio d’Oro alla Festa del Cinema di Roma. Con il film storico Menocchio, una co-produzione italo-rumena, nel 2018
Fasulo partecipa in concorso internazionale al festival di Locarno.

Nadia Trevisan – Co-fondatrice di Nefertiti Film, è anche CEO e produttrice. Ha ricca esperienza nel campo della co-produzione internazionale, con una rete di solidi contatti in tutta Europa. Ha prodotto film autoriali che hanno partecipato ai maggiori festival, con un’attenzione particolare verso le coproduzioni minoritarie e gli esordi di giovani autori. È membro di EAVE, EFA, EWA, Cannes – Producer on the Move e Producer Network. Nel 2021 ha prodotto Piccolo Corpo di Laura Samani selezionato alla Semaine de la Critique – Cannes 2021 e Brotherhood di Francesco Montagner Pardo d’Oro Cineasti del Presente al Festival di Locarno 2021.

In collaborazione con Bottega Errante

a seguire in ANTEPRIMA ASSOLUTA

IL CARSO
di Franco Giraldi. Or.: Italia, 1960. Dur.: 12’
Restauro realizzato con il sostegno della Regione Friuli–Venezia Giulia nell’ambito del bando “Confini 2021” per la promozione della cultura storica ed etnografica.

«Carso è una parola celtica, che significa pietra». Inizia così, nel commento fuori campo di Callisto Cosulich, lo struggente documentario breve Il Carso, esordio alla regia del regista “di frontiera” Franco Giraldi risalente al 1960 e dedicato alla sua terra natia (cresciuto a Trieste, Giraldi è nato nell’entroterra carsico, a Comeno – Gorizia). Questo prezioso cortometraggio, emblematico della futura poetica del Giraldi regista affermato, sembrava irrimediabilmente perduto… Ritrovato, restaurato e restituito oggi al pubblico grazie al festival Pordenone Docs Fest – Le voci dell’inchiesta, ci racconta una terra dura per gli uomini e il loro lavoro, stretta fra mare e cielo, lontana dall’immagine attuale che abbiamo di questo territorio, ma sempre piena di poesia.

Un ritrovamento fondamentale per un regista importante la cui opera – figlia di molta letteratura mitteleuropea – è sempre da riscoprire. Un modo per celebrare Franco Giraldi, mancato da poco lasciandoci orfani di uno dei più colti, discreti, eleganti sguardi del cinema italiano.

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